venerdì 10 ottobre 2008

Sgretolio ed implosione


Il cuore che si spezza non fa rumore.
Non urla.
Si frantuma silenziosamente senza disturbbare troppo.

Rapisce il respiro e stringe lo stomaco in una morsa stretta stretta proprio lì...tra cuore e pancia, congelandoci e facendoci vibrare di brividi sconosciuti che ci pervadono e scuotono timidamente il corpo.

Le gambe tremano, sembra di camminare tra le nuvole, o nelle sabbie mobili. Tremano, senza che si possa fare nulla.

Poi ancora si vive, si ride, si girano le pagine delle situazioni che si susseguono una ad una, oppure tante, contemporaneamente.
Unici registi ed attori.

Ma tra le righe dei pensieri a volte ricompare questo sordo frantumarsi di una vita dentro.
A volte si chiudono gli occhi, cercando di evitare il collasso delle pareti.
Altre si cede, senza opporre resistenza, perchè sarebbe comunque vana.

Il dolore fa male. Permane radicato pur mutando nome e forma.
Si cade, ma ci si rialza.
In qualche modo tutto passa.

Naturale decorso senza dover per forza trasformare tutto in rabbia, rancore o quant' altro.
Le menzogne non hanno senso.
Non si può.

Passo dopo passo
Vita dopo vita
Mattone dopo mattone.

In me c'è tutta la forza necessaria.
Ne uscirò ancora più forte.
Ancora migliore.

Anya

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