domenica 11 maggio 2008

Enjoy the silence

Voltaire ha scritto:
Ci sono uomini che usano le parole al solo fine di nascondere i loro pensieri.

Anya dice che:
Ci sono persone che usano il silenzio come arma, e le parole come medicina.
Ma non sempre funziona così.
A volte il silenzio è la cura per parole che possono ferire, o l'hanno già fatto.

Simon & Garfunkel misero in guardia:
E nella luce pura vidi migliaia di persone, o forse più persone che parlavano senza emettere suoni
persone che ascoltavano senza udire
persone che scrivevano canzoni che le voci non avrebbero mai cantato
e nessuno osava, disturbare il suono del silenzio
"Stupidi" io dissi, "voi non sapete che il silenzio cresce come un cancro
ascoltate le mie parole che io posso insegnarvi,
aggrappatevi alle mie braccia ché io posso raggiungervi"
Ma le mie parole caddero come gocce di pioggia, e riecheggiarono, nei pozzi del silenzio

Ungaretti lo definì il suo PORTO SEPOLTO:
Vi arriva il poeta
e poi torna alla luce coi suoi canti
e li disperde.
Di questa poesia mi resta quel nulla
di inesauribile segreto.


I Depeche mode, lo hanno cantato così:
Words like violence break the silence
Come crashing in into my little world
Painful to me, pierce right through me
Can't you understand Oh my little girl

All I ever wanted All I ever needed Is here in my arms
Words are very unnecessary They can only do harm

Vows are spoken to be broken
Feelings are intense, words are trivial
Pleasures remain, so does the pain
Words are meaningless and forgettable

All I ever wanted, all I ever needed is here in my arms
Words are very unnecessary they can only do harm.

Da qualsiasi parte lo si voglia guardare, il silenzio rimane un'aura di mistero, di fascino, di illusione, di superiorità. A cui tutti possono appellarsi per poter vedere ciò che si vuole.
Nel silenzio si possono trovare le risposte che più ci fa comodo cercare.
Nel silenzio si possono creare alibi, smontare illusioni, per crearne mille altre.
Nel silenzio ci si può nascondere per assicurarsi che l'atto compiuto, per quanto difficile, sia stata la scelta giusta.
Nel silenzio tentiamo di far ricadere, come in un buio dimenticatoio, ciò che ci disturba.

Può diventare assordante e insostenibile, può inquietare, può calmare.

Quando si è nelle braccia di chi ami... e tutto scompare d'incanto.. scatendando solo la percezione dei sensi.. il silenzio diventa soltanto ciò che in realtà è : nulla.


Anya

mercoledì 7 maggio 2008

Walking in my shoes

Illy---------------- Vale
Non abbiamo mai smesso di cercare il bagliore del sole in una manciata di acqua di lago.
INSIEME.
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Attorno a me, un sacco di periodi difficili, in questo momento. Non per me. Ma per chi ha un posto nel mio cuore. Io sono qui speranzosa per tutti voi, cercando di infondere un piccolo gesto innocente di affetto. Perchè la sera, tutte le vostre facce mi vengono in mente.

Ci sono molti che hanno il cuore spezzato, dopo sforzi immani e amori durati anni, investimenti, rinunce..che tentano di non uscirne ancora più a pezzi, perchè per girare pagina, è ancora troppo presto, e l'angoscia è qualcosa che giornalmente stringe loro il cuore. Forse con qualche sforzo e con il tempo, riusciranno ancora a vedere il sole di queste magnifiche giornate. E io pungerò finchè non mi direte che è così.

C'è chi lotta con la salute, ed è la lotta più dura credo, che si giunga a problematiche risolvibili o meno, loro lottando stanno male. Fisicamente, il corpo non segue la mente, anche quando essa riesce a trovarsi un attimo di tranquillità.

C'è chi ha finalmente terminato terapie, sforzi, dolori, traumi, incubi....e chi è solo all'inizio.
Ho imparato che qui si può essere d'aiuto solo con l'anima e con la mano. Con la forza. E con il silenzio.

C'è chi lotta con problemi più personali, per colpa di qualche idiota che ha deciso di tatuarti l'onta del criminale addosso, e di farti lottare con la legge per boh..non lo so per cosa: ma finalmente è finita, e noi, caro amico, non avevamo dubbi che per una volta la legge italiana facesse il suo giusto e rispettato compito, sciogliendo completamente le accuse. Ma a macchiare questa sospirata e meritatissima parole FINE a più di cento giorni terribili, che ha calciato via le previsioni più buie del futuro, c'è qualcosa che ha rovinato il tuo sollievo: la non fiducia di chi davvero, avrebbe dovuto, come noi, avere la certezza della tua innocenza dal principio, di chi ti aspetti ti sostenga, in ogni caso, ma a maggior ragione in questa circostanza. Di chi ti doveva far sentire un figlio, un fratello, e poterti dare presenza e pacche sulla spalla. Scrolla le spalle, te lo ripeto, perchè davvero non lo meriti. Come non ti sei meritato tutte le difficoltà con cui bene o male, hai sempre dovuto fare i conti. Combatti. Ma non incapponirti.

C'è chi combatte con gastriti che non riesce a fermare, per i più disparati motivi. C'è chi lotta con la depressione, per i motivi più o meno seri. C'è chi cerca solo di farsi compatire, e anche se non condivido la scelta, devo ammettere che per essi i loro, ai miei occhi, frivoli problemi, sono macigni che non si riescono a superare. E allora la comprensione a volte va data anche a discapito di ciò che si può pensare nell'intimo.

C'è chi combatte con situazioni che non riesce a cambiare, per quanto si sforzi, senza nemmeno ottenere un aiuto davanti a problemi reali, gravi, come l'educazione di un figlio problematico che non si sa più da che parte prendere.

C'è chi lotta con una cosa infima, chiamata DOC, e davvero lì la comprensione è proprio messa al bando, perchè entra in gioco solo la cura, il modo giusto di comportarsi con persone fantastiche che si trovano completamente alienate nella propria mente, che piano piano è costretta ad arrendersi a questo intruso che ti fa fare cose incomprensibili, angoscianti a tratti inquietanti, che coprono ogni spiraglio di luce possibile. Che purtroppo a lungo andare, stringe nella propria morsa, nella propria spirale senza senso e senza pace, anche chi cerca di aiutarti, anche chi ti vive accanto.

C'è chi lotta per non farsi travolgere da questa spirale, dopo che ha già visto coinvolgere i propri cari. E tiene botta. Fino a quando?

E io più che portare un raggio di sole, più che cercare di essere un morbido materasso dove crollare, o un duro muro dove sbattere il naso per poter reagire al dolore, posso solo donarvi incessantemente la mia comprensione, e il mio ascolto. Il mio appoggio o il mio grugno duro. Non serve a nulla, e lo sapete anche voi, ma se anche un'effimera illusione può alleviarvi la cupidigia..allora significa che ne è valsa la pena distrarsi per un minuto.

L'impotenza davanti a queste cose, davanti ad occhioni che ti dicono grazie solo perchè riescono a sentirsi amate, e quindi donare un pizzico di forza in più, è amara da ingoiare.

Vedo ogni giorno attorno a me anche tante angherie, tanta ottusità, e tanta cattiveria gratuita e così bassa...tra noi, tra conoscenti, tra amici, tra parenti, tra colleghi, tra persone...che davvero io potrei diventare violenta al solo pensiero. Ma poi finisci con il guardare impotentemente anche questa forma così ignorante per essere amati e rispettati, e ci convivi, chiudi gli occhi, e passi oltre...pensando a quanto poco costi la comprensione. A quanto possa fare un sorriso, o una parola giusta detta al momento più opportuno. E ti senti davvero triste per queste povere anime in pena che non sanno cosa sia l'armonia.

C'è anche qualcuno con cui mi sono totalmente eclissata. Senza una parola, senza una spiegazione, sono sparita. Tirando anche un pacco. Non è da me. Mi dispiace perchè non ho dato nemmeno un motivo, una scusa campata per aria. Il silenzio. E la cosa che mi rattrista è pensare che sia scambiato con menefreghismo o ineducazione. Non è così. E' che in certe situazioni è meglio tirarsi indietro per non lasciare sul campo troppi feriti. Per non far apparire ciò che non è.

Ne sono consapevole e concordo con la mia azione. Ma d'altra parte, so di aver chiuso la porta in faccia ad una persona che aveva il semplice bisogno di parlare. E di certo non deve essere stato simpatico sbatterci. So che una chiacchierata non poteva cambiare nulla, ma non è comunque carino sparire a chi ti chiede di esserci, anche solo per un minuto. E' per questo motivo che mi sento di fare ammenda, ed è solo x un po' di vergogna che non ti scrivo una mail chiedendoti come stai.

C'è chi si sente solo, lontano, ma tiene sempre e comunque botta, senza cedere mai all'astinenza di sentirsi a casa. Ammirazione. Ma anche una piccola preoccupazione di un gelo dei sentimenti.
Non far ghiacciare anche l'ultimo brandello di bimbo, di emozioni, di lacrime, di sentimenti che ti porti dentro. Sii sempre sincero con te stesso, e se anche fossero fragili paturnie...non aver paura di cercare la mia spalla, non aver paura di essere giudicato male. Siamo esseri umani. Gli stoici, appartengono ad altre realtà. Se tu stai bene così, io ti appoggio, ma non smorzare le fiammelle incomprensibili che a volte luccicano e ci distinguono l'uno dall'altro.

E dopo mylove, ora, non so perchè, ho pensato ai Moleskini e ai loro sorrisi...e mi sento di augurare loro di realizzare i loro sogni. Siete due persone fantastiche. Ce ne sono pochissime come voi, e vi voglio un bene smisurato. Sento anche di dirvi grazie, anche se fingerete di non capire il perchè, sapendolo invece benissimo.

La comprensione costa poco, un sorriso non costa nulla. Non voglio essere buonista, perchè non lo sono. Ma ci sono le giornate incazzate, ci sono le giornate malinconiche, e ci sono le giornate in cui sembra essere invasi da un amore incondizionato per tutto il mondo. Per cui si vorrebbe riuscire a dare a TUTTI, una possibilità.

Sogni d'oro a voi.
Anya