martedì 16 dicembre 2008

Get out of me

I gave you everything,
really everything,
now get out of me.

You gave nothing but pain,
Why do you call me?
How am I? It’s not your business anymore.
Are you looking for forgiveness?
Are you looking for my go ahead to love her?
Do you have fun in hearing me? Is it amazing?
Should I understand? Try to be in my shoes…
No apologizes.

You have no chance to fool me.
You won’t fool me anymore.
Once it’s enough….and even too much I think.

You deserve nothing
You’re not good…you’re just bad stuff
I surely deserve something more than you.
Something more than a dishonest and disrespectful child

You deserve loneliness
How can I forget? How can I forgive?
How can you understand?
You go on laugh at me and ignore the pain I feel.

Get out of me.

All this time you have thrown away,
Every single moment of it.
You, liar. You, false.
You have destroyed everything.
Are you succeeding in destroying me a bit more? Are you looking for this?

My nights are broken. My light is broken.
No dreams left. And the dreams of yesterday was thrown away.
Good work you did.

You’re not worth.
Your voice is noise. Your laughs are annoying.
You are unable to feel something.
You are just not good enough

Don’t hurt me anymore.
Be alone in your darkness.
Get out of me.
You can give nothing.

martedì 9 dicembre 2008

Un amico prezioso

C’è chi nasce perla rara, c’è chi si fa sfuggire una perla rara nel corso della vita, inspiegabilmente, e c’è chi sa che non incontrerà mai una perla rara.

Per chi nasce perla rara il compito purtroppo è quello di rotolare….è quello di rendere preziosa la vita altrui..è quella di rendere migliore la vita altrui. C’è la possibilità che la perla rara non ne incontri mai un’altra, tutta per lei.

Per chi le lascia scappare via, probabilmente non è cosa. Potrebbe non essere giusto, ma quanto meno è un sistema obiettivo e equo.

Chi non la incontrerà mai, o è una perla rara o sa che certi gioielli possono essere fonte di felicità immensa quando migliorano la nostra vita, fonte di incomprensibile benessere e forza, ma altrettanto fonti di pazzia quando le si lasciano andare senza un motivo. Fonti di distruzione, di rimproveri per averle perse. Di incomprensione. Di sensi di colpa.

Queste parole forse non ti allevieranno le delusioni accatastate, ma sappi che davvero, per quanto conta il giudizio di un’amica, tu sei una perla rara. Continua a rotolare, fino a che anche la tua vita ne uscirà migliore.

Il silenzio degli Ignavi

Sono stanca. Sono davvero stanca di questa situazione.
Credo di esserne satura.

Completamente irrigidita dal continuo pensiero di un paese che di buono per me non ha proprio più nulla. Troppo arido. Troppo sterile.
Le macerie non possono più essere ricostruite.
Bisogna ridisegnare un nuovo Paese. Bisogna ricostruirlo da zero perchè le rovine non offrono nulla di solido su cui poter rifondare l'Impero.
E un Impero dovrà essere. Non un regno, non un villaggio...no sarà un Impero.

Ho le forze e l'animo per ricostruire tutto piano piano. Ho anche le forze per distruggere tutto e ripartire dal nulla.

Completamente esausta e delusa dalle persone che si reggono su false convinzioni, su illusioni, su ciò che più fa comodo credere, costruendosi le proprie forze su fatti non reali.
Nauseata da chi se ne sta inerme, senza prendere in mano o risolvere situazioni create con le proprie mani.

L'ottusità. Il Vuoto, il Nulla di chi a braccia conserte attende che la soluzione gli arrivi in testa.
Mio dio che tristezza. Chi ti lascia lì, credendoti perduta, trattandoti come una pezza da piedi, senza uno straccio di spiegazione. Senza sapere quanta forza hai dimostrato. Senza capire quanto di nobile ci sia sempre stato nei tuoi gesti.
Incapace di comunicare.

Mea culpa ho tirato i remi in barca, e ci mancherebbe altro.
Non attendo che mi travolga l'onda che mi lascerà schiantata a terra senza forze, perchè quell'onda l'ho già fatta passare su di me.
Sventurato chi non ha nulla in cui credere. Chi non è in grado di mettersi in gioco anche quando è palese che si sta perdendo tutto.

Codardi. Fingono di non sapersi guardare dentro per non dover prendere in mano il coraggio e risolvere l'Enigma.
E hanno il coraggio di chiamarsi uomini. Restringono tutto ad uno schiocco di dita, e si perdono l'essenza del vivere sapendo giocare. Sapendo amare.

No, non sto qui a farmi trattare ancora a pesci in faccia da persone del genere. Nonostante non mi scompigli il fatto che lo credano ancora. Ebbene fate pure. Siete Voi a dover giocare le carte che Voi avete deciso di distribuire. Non sta di certo a me fare la mossa.

Ma sappiate che i miei tacchi sono girati nella direzione opposta a furia di assistere alla vostra impotenza di gestire la vita. Siamo tutti studenti, impariamo tutti passo dopo passo..ma che si fa quando la vita ci coglie impreparati? Ci si aliena? E se risuccederà? Ci si alienerà di nuovo fingendo che le nostre azioni non si riflettano su altri? Può essere un'idea. Ma sicuramente è un'idea da perdenti.

Mi lascio cullare da ciò che offre la vita, e mi rendo conto che ci sono persone che senza chiedere nulla sono in grado di dare tanto. Più di quanto ci si possa immaginare. I miei remi sono alzati dall'acqua. Attendo. Non devo agire. Non io. Non adesso. Perchè le azioni fin ora intraprese, mi hanno dimostrato di quanto non ne valesse davvero la pena.

Una scelta, qualsiasi. Una dimostrazione di maturità. Ma prendere in giro mai.
Proprio non lo tollero. Eppure è così che mi sento....profondamente presa in giro.

Sventurati gli orgogliosi, perchè sanno cosa stanno perdendo, e lo lasciano andare via osservando la schiena delle più belle cose capitate loro.

Quanto a me, sono convinta di ciò che sono. Sono convinta di ciò che sento. Sono convinta di essere stanca. Sono convinta fino a contraria dimostrazione, che tutto passa, a tutto ci si abitua col tempo. Per questo credo che tutto ciò non abbia più senso.

Ho preso una mia posizione. Ora pretendo la verità.

Giocare alle situazioni di comodo non ha più senso.
Giocare a nascondino non ha più senso. Che si alzino gli Uomini, e prendano parola.
Si, sono stanca, sono davvero esausta.


Anya

Perchè anche la fiamma più ardente può vacillare e affievolirsi