giovedì 10 luglio 2008

Perle

Vorrei scrivere di un grande uomo, e so già chi, ma prima devo elaborare dati e idee.

Nel frattempo quindi lascio fugaci perle che nascono, si formano, prendono consistenza, e rotolano via in un flebile bagliore...una dietro l'altra, seguendo lo stesso filo conduttore, o saltellando di pensiero in pensiero, di sguardo in sguardo...


A che inspiegabile punto conduce la "non conoscenza dell'altro"?
Coniugare l'ignoranza con l'arroganza,
vestirla di intolleranza e moltiplicarla per qualche comoda bugia razzista,
è purtroppo facilissimo.

Suggerire la conoscenza come antidoto alla paura è senz'altro efficace, ma difficile.

Nel leggere le varie situazioni nazionali e internazionali trovfo tanta, sconcertante, ignoranza: ricordare è necessario per, se possibile, non ripetere gli stessi errori.

Motivazioni di guerre che si reggono su presupposti o giustificazioni false o clamorosamente sbagliate. E' assurdo. Non si può creare un'alleanza che non esiste. Esiste solo un approfitare reciproco delle complicità, del supporto a progetti non condivisi nelle motivazioni ma atte ad attaccare un unico, comune nemico.
Un famoso adagio recita: "Il nemico del mio nemico è mio amico".
E lo si può verificare..sia nelle situazioni mediorientali, sia in Tom e Jerry.
Jerry e il cane (Spike?) sono schierati sul fronte comune solo perchè entrambi combattono Tom.
C'è compicità solo in azioni dirette a danneggiare il gatto. Piani comuni, obiettivo comune, ma motivazioni, e stili diversi. Il topo per scappare dalle sue grinfie, il cane per attaccarlo.
E se tutti hanno visto Tom e Jerry, come pensa la stampa di poterci rifilare certe cazzate? Fingendo che non siano informazioni stridenti?

E' impossibile mettere d'accordo chi considera combattenti per la libertà quelli che l'altra metà del mondo considera terroristi. E viceversa.

Nel calderone dell'estremismo islamico si produce una nebulosa indistinta, nella quale convergono religiosi fanatici, estremisti laici palestinesi, estremisti sciiti iraniani e libanesi, e affaristi senza scrupoli; creando così una miscela esplosiva.

Doloroso farsi incantare, restando impalate a guardare porte, che sappiamo appartenere alla nosra anima, e che non portaranno mai il nostro nome.

Le anime più forti sono quelle temprate dalla sofferenza. I carateri più solidi sono cosparsi di cicatrici.

E' un buco dentro.
Per quanto lo si possa ignorare c'è.

Non sforzarti di essere migliore degli altri; cerca di essere migliore di te stesso.


Socrate disse:
Dai pensieri più profondi, spesso si origina l'odio più mortale.

Nitsche disse:
Quando guardi a lungo nell'abisso, l'abisso ti guarda dentro
Anya

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