martedì 9 dicembre 2008

Il silenzio degli Ignavi

Sono stanca. Sono davvero stanca di questa situazione.
Credo di esserne satura.

Completamente irrigidita dal continuo pensiero di un paese che di buono per me non ha proprio più nulla. Troppo arido. Troppo sterile.
Le macerie non possono più essere ricostruite.
Bisogna ridisegnare un nuovo Paese. Bisogna ricostruirlo da zero perchè le rovine non offrono nulla di solido su cui poter rifondare l'Impero.
E un Impero dovrà essere. Non un regno, non un villaggio...no sarà un Impero.

Ho le forze e l'animo per ricostruire tutto piano piano. Ho anche le forze per distruggere tutto e ripartire dal nulla.

Completamente esausta e delusa dalle persone che si reggono su false convinzioni, su illusioni, su ciò che più fa comodo credere, costruendosi le proprie forze su fatti non reali.
Nauseata da chi se ne sta inerme, senza prendere in mano o risolvere situazioni create con le proprie mani.

L'ottusità. Il Vuoto, il Nulla di chi a braccia conserte attende che la soluzione gli arrivi in testa.
Mio dio che tristezza. Chi ti lascia lì, credendoti perduta, trattandoti come una pezza da piedi, senza uno straccio di spiegazione. Senza sapere quanta forza hai dimostrato. Senza capire quanto di nobile ci sia sempre stato nei tuoi gesti.
Incapace di comunicare.

Mea culpa ho tirato i remi in barca, e ci mancherebbe altro.
Non attendo che mi travolga l'onda che mi lascerà schiantata a terra senza forze, perchè quell'onda l'ho già fatta passare su di me.
Sventurato chi non ha nulla in cui credere. Chi non è in grado di mettersi in gioco anche quando è palese che si sta perdendo tutto.

Codardi. Fingono di non sapersi guardare dentro per non dover prendere in mano il coraggio e risolvere l'Enigma.
E hanno il coraggio di chiamarsi uomini. Restringono tutto ad uno schiocco di dita, e si perdono l'essenza del vivere sapendo giocare. Sapendo amare.

No, non sto qui a farmi trattare ancora a pesci in faccia da persone del genere. Nonostante non mi scompigli il fatto che lo credano ancora. Ebbene fate pure. Siete Voi a dover giocare le carte che Voi avete deciso di distribuire. Non sta di certo a me fare la mossa.

Ma sappiate che i miei tacchi sono girati nella direzione opposta a furia di assistere alla vostra impotenza di gestire la vita. Siamo tutti studenti, impariamo tutti passo dopo passo..ma che si fa quando la vita ci coglie impreparati? Ci si aliena? E se risuccederà? Ci si alienerà di nuovo fingendo che le nostre azioni non si riflettano su altri? Può essere un'idea. Ma sicuramente è un'idea da perdenti.

Mi lascio cullare da ciò che offre la vita, e mi rendo conto che ci sono persone che senza chiedere nulla sono in grado di dare tanto. Più di quanto ci si possa immaginare. I miei remi sono alzati dall'acqua. Attendo. Non devo agire. Non io. Non adesso. Perchè le azioni fin ora intraprese, mi hanno dimostrato di quanto non ne valesse davvero la pena.

Una scelta, qualsiasi. Una dimostrazione di maturità. Ma prendere in giro mai.
Proprio non lo tollero. Eppure è così che mi sento....profondamente presa in giro.

Sventurati gli orgogliosi, perchè sanno cosa stanno perdendo, e lo lasciano andare via osservando la schiena delle più belle cose capitate loro.

Quanto a me, sono convinta di ciò che sono. Sono convinta di ciò che sento. Sono convinta di essere stanca. Sono convinta fino a contraria dimostrazione, che tutto passa, a tutto ci si abitua col tempo. Per questo credo che tutto ciò non abbia più senso.

Ho preso una mia posizione. Ora pretendo la verità.

Giocare alle situazioni di comodo non ha più senso.
Giocare a nascondino non ha più senso. Che si alzino gli Uomini, e prendano parola.
Si, sono stanca, sono davvero esausta.


Anya

Perchè anche la fiamma più ardente può vacillare e affievolirsi

1 commento:

POL ha detto...

Ciao Vale, sai cheeeee....non sò quantificare quanta carica mi hai dato leggendo questo post...poi
....se l'aggiungo a quella che ho oggi...superman sarebbe niente in confronto.
Fai la brava, ciauuuuu pol