mercoledì 6 maggio 2009

Il codardo limite dell'autopreservazione

Per tanto tempo sono stata convinta che reagire con un sorriso, socchiudere gli occhi, alzare le spalle dicendo “non fa nulla”, sarebbe servito a facilitare le cose a chi mi sedeva accanto, aiutando a mantenere la serenità e fortificare il legame.

Poi, proprio mentre mi sentivo migliore, e smaniosa di dimostrarlo, proprio mentre sorridevo alla mia massima espansione…mi è arrivato dritto dritto il più grosso calcio tra i denti che mi ha lasciato tramortita qualche istante.

Mi sono trovata con il culo che poggiava per terra, completamente derubata, svuotata. Raschiata dall’interno.
Credo sia stato nell’istante immediatamente successivo che ho capito che ero Io, in quel momento, ad avere bisogno, e meritare, tutto il mio amore.

Quindi mi sorridevo, socchiudevo gli occhi allo specchio e alzando le spalle mi dicevo “non fa nulla”.

Così, sono riuscita a preservare le parti buone di me, lottando per mantenerle integre. Riuscendoci.
Soprattutto, credo di essere riuscita a limitare al minimo gli effetti dannosi e potenzialmente catastrofici di questa preziosa palestra.

Resta però il fatto che un calcio tra i denti in risposta al tuo sorriso, rimane un monito difficile da ignorare.

Per questo motivo, credo non sia impossibile capire che ho solo imparato la lezione. Che cerco solo di preservare quanto è stato faticoso imparare. E’ solo la reazione di sopravvivenza che si aziona in automatico x cui il “lasciar correre” equivale a un calcio nei denti, a un culo x terra. Ad un ignobile furto.

Se raziono le dosi, pur non peccando di parsimonia mi pare, non biasimatemi. Non vuole essere cattiveria. Chiedete agli altri di accettarvi con comprensione: non aspettatevi richieste diverse da me.

Un filo spinato piantato da un giorno all'altro, senza i dovuti avvisi, con cui imparare a fare i conti. L'ignobile limite dell'auto preservazione.
La volontà di non sputtanare niente per paure idiote, ma di buttarsi sempre e comunque a capofitto.
Con il dovuto tempo.
Con i dovuti modi.

Anya

2 commenti:

POL ha detto...

lezioni di vita...che servono a farci crescere e non solo a noi stessi ma anche a chi ci circonda, a chi ci è vicino, a chi anche se non ci si vede spesso comunque c'è, c'è e sempre c'è...non smettere mai di cercare. un bacione. ciaoooooo pol

mario rossi ha detto...

Io credo che si possono avere dei pensieri,credo che siano influenzati dalle esperienze di ogni giorno,credo che non esista una regola,credo esista il buon senso,e credo che molte pesrone non sappiano cosa sia,io spesso ne perdo il filo VERGOGNANDOMENE. Nessuna regola al di fuori di sopravvivere!Sopravvire per proteggere le persone che si amano, NON per noi stessi sarebbe troppo facile...Nel resto, io credo come posso credere in DIO ,come posso credere che fuori esista una persona simile a me CREDO, io voglio credere che tutto sia bello!